Come aiutare la propria figlia pre-adolescente a conoscere e gestire i cambiamenti che il suo corpo sta subendo?
Io e mostro-di-mezzo abbiamo frequentato un corso “mamma e figlia” tenuto da una ginecologa, che aveva come scopo quello di aiutare a scoprire i processi del ciclo femminile, acquisire una visione positiva della femminilità,della sessualità e del dono di trasmettere la vita.
E’ stato molto bello, per me sicuramente, ma credo anche per lei: un momento tutto nostro, due mezze giornate tra sole donne (mamme e figlie) a parlare di “cose da donne” e non solo …
Mostro-di-mezzo non è ancora sviluppata, e dal racconto delle sue amiche che già hanno il mestruo, era abbastanza preoccupata (per il dolore, che si possa macchiare e gli altri se ne accorgano …), il corso l’ha resa più sicura, e forse anche un pò più matura.
Il corso ha affrontato la fisionomia femminile e maschile , ma anche affettività e comunicazione corporea tramite metafore e giochi , ma sempre con rimandi scentifici. La presenza della mamma è richiesta, non solo per rinforzare un rapporto di complicità con la propria figlia, ma per custodire la memoria di quanto detto per affrontare negli anni a venire le diverse situazioni quando coinvolgeranno la propria ragazza.
Uno dei momenti più “imbrarazzanti” per noi mamme è stato quello di affrontare il tema “rapporto sessuale“, la dottoressa ha letto il brano che vi condivido qui sotto e poi, ciascuna di noi mamme, a ciascuna di noi mamme è stato chiesto di aggiungere un ingrediente perchè questo gesto sia veramente, per le nostre figlie, “l’esperienza più bella che esista al mondo” …
“…sono arrabbiata … sono preoccupata…mi sento a mio agio…sono a disagio….ti voglio bene…ci amiamo…
Il mio corpo mi dice… con il mio corpo ti dico…
Il corpo ci consente anche di comunicare l’affetto, l’amore.”
Fin dalla nascita i bambini ricevono affetto attraverso il corpo: le coccole e i baci, ma anche il tono dolce delle parole (anche se per ora sono incomprensibili) fanno capire al neonato quanto è amato.
Anche due fidanzati che si amano possono comunicare i propri sentimenti attraverso il corpo: parlano con le carezze, con gli abbracci, coi baci.. Ma c’è un linguaggio d’amore molto speciale, riservato solo ad un uomo e ad una donna il cui amore è talmente maturo da esser pronti a donarsi totalmente e per sempre e ad accettare il frutto del loro amore. Si chiama FARE L’AMORE, perché, compiendo questo gesto, si costruisce veramente qualcosa di bello tra i due.
Mentre fanno l’amore, il loro desiderio di stare vicini è così forte che persino i vestiti danno fastidio! Stare invece pelle contro pelle dà alla coppia delle sensazioni molto belle.
Il desiderio di essere più uniti possibile è così forte che si vorrebbe stare addirittura l’uno nell’altra e, se ci pensiamo, gli organi genitali dell’uomo e della donna consentono questa unione, anzi, sembrano fatti apposta per accogliere (la donna) e per collegare (l’uomo). Allora la donna accoglie il suo uomo dentro di sè e gli spermatozoi, uscendo dal pene, sono depositati nella vagina. Questi momenti danno delle forti e piacevoli emozioni alla coppia.
Se lo spermatozoo adatto incontra un ovulo, può fecondarlo e dar vita ad un bambino.
Non sempre, però, gli spermatozoi incontrano un ovulo, o non sempre, fra le centinaia che raggiungono l’ovulo, ce n’è uno adatto. Perciò non sempre, quando si fa l’amore, nascerà un bambino, ma per due persone che si amano questo modo di stare insieme è sempre una cosa bella e importante, perché è un linguaggio speciale e unico per comunicarsi a vicenda il desiderio di donarsi totalmente l’un l’altra.
Fare l’amore è una faccenda da adulti, in quanto comporta delle responsabilità, sia verso il partner che verso il bambino che potrebbe nascere. Nessuno, in nessun modo, deve forzare un altro essere umano a fare l’amore, nemmeno attraverso una certa moda che induce i giovani a “fare sesso” come se altrimenti non fossero normali.
Fare l’amore è “la cosa più bella che esista al mondo” se è il culmine di un progetto di amore e di vita condivisi: occorre perciò ricercare ingredienti di ottima qualità, prepararli con cura e attendere con pazienza …”
Il mio ingrediente, anzi dovrei dire i miei ingredienti, che ho indicato a mostro-di-mezzo sono:
una profonda conoscenza e fiducia della persona che ama e l’adeguata maturità per poter gestire le conseguenze di questo gesto, che unisce profondamente due persone e, a volte, “ha la potenza di far iniziare una nuova vita” (=adulta, laureata, emancipata, 🙂 )
Voi quale “ingrediente” suggerireste alla vostra bambina che sta diventando una piccola donna?