L’altra sera ho discusso animatamente con mostro-di-mezzo e mentre la sgridavo la bile mi cresceva, perchè continuava a girarsi da un’altra parte. Ricordo di averle chiesto (con toni sempre crescenti) “Guardami quando ti parlo!” per cinque volte e alla sesta l’ho cacciata in camera sua. 🙁
Il giorno dopo un amico mi ha passato il documentario di Richard D. Lavoie sulla dislessia, che abbiamo poi condiviso sul canale YouTube.
Con un esercizio Lavoise dimostra a genitori ed insegnanti che quando proviamo un senso di frustrazione ed ansia allontaniamo lo sguardo dalla fonte che lo genera: “La prima reazione umana all’ansia è distogliere lo sguardo dalla fonte della nostra ansia. Eppure quando sgridiamo i bambini cosa diciamo loro? Guardami! .. Ci sono cose che facciamo noi genitori e noi insegnanti che sono prive di senso.”
Mi sono sentita un verme! Pensavo che guardarsi negli occhi avesse un beneficio per me, che sarei riuscita ad interpretare meglio la sua reazione alle mie parole e per lei, che dal mio sguardo avrebbe potuto osservare che rimproverarla mi stava pesando! La sera ne ho parlato con mostro-di-mezzo e le ho promesso che quando in futuro la rimprovererò nuovamente, cercherò di non farle richieste senza senso!
Dagli sbagli che commettiamo si imparano tante cose su noi stessi e su chi ci circonda! E ci aiutano a migliorarci sempre … soprattutto come genitori!